Svizzera, 04 aprile 2019
"L'ho ucciso perché in qualche modo dovevo farmi ascoltare"
Due settimane. Tanto è passato dall’omicidio del piccolo Mergim (7 anni), accoltellato a morte in strada a Basilea da un 75enne. Due settimane e i motivi che hanno spinto la donna a compiere il folle gesto sono ancora sconosciuti.
La polizia continua a dubitare dell’imputabilità della donna, la quale sarà sottoposto a una perizia psichiatrica nelle prossime settimane. Secondo quanto riferito dal Blick, il gesto della pensionata sarebbe da attribuire
a una richiesta d’aiuto. Un gesto estremo, insomma, per farsi ascoltare dalle autorità, come ammesso dalla stessa protagonista pochi minuti dopo il delitto.
Stando alla ricostruzione del quotidiano, subito dopo aver ucciso Mergim, la donna avrebbe allertato i media a cui ha annunciato di aver “ucciso un bambino perché le autorità non mi vogliono ascoltare. Sono stata sfrattata dal mio appartamento. In qualche modo devo farmi ascoltare”.