Sport, 31 marzo 2019
“La Juventus mi deve due trattori. Gli immigrati? Aiutiamoli a casa loro”
Il padre di Moise Kean, l’attaccante bianconero andato in rete 2 volte con la maglia dell’Italia la scorsa settimana, ha raccontato un aneddoto che sta facendo il giro del mondo
TORINO (Italia) – Nella scorsa settimana le attenzioni dei media e degli amanti del pallone in Italia si sono accentrate su Moise Kean, il 19enne attaccante della Juventus che è entrato nella storia del calcio italiano non solo in Serie A – è stato il primo millenial a segnare nel campionato italiano nel 2017 – ma anche in nazionale, visto che è stato il più giovane di sempre a segnare 2 reti con la maglia azzurra.
A parlare del figlio è intervenuto in Radio, a “Un giorno da pecora”, Biorou Jean Kean, ovvero il padre del ragazzo. “Da piccolo tifava Inter perché il suo idolo era Obafemi Martins. L’ho mandata alla Juventus perché sono un tifoso bianconero, anche se ora ho un problema con la società che non mi dà più i biglietti. Io e sua mamma siamo separati e lei voleva mandarlo in Inghilterra, io dissi che

volevo che restasse in Italia ma chiesi in cambio due trattori. La Juventus mi disse che non ci sarebbero stati problemi ma non me li hanno più dati e non mi ricevono più”, ha spiegato.
Frasi che hanno fatto sorridere più di una persona che hanno fatto il giro del mondo, assieme a quelle successive. “Non ho la cittadinanza italiana, sono 6 anni che sono in Italia e ho fatto richiesta. Sono leghista, mi piace la Lega e la politica di Salvini. Aiutare gli immigrati a casa loro? Esatto, giusto”.
Nel frattempo il figlio, che ieri ha regalato il successo alla Juventus contro l’Empoli, ha fatto sentire la sua voce tramite Instagram: “Trattori?? Non so di cosa pali... Se sono l'uomo che sono oggi è solamente GRAZIE A MIA MADRE! E con questo ho detto tutto. E non dimenticate mai chi vi dà da mangiare quando avete il cibo in pancia”.