Ticino, 13 marzo 2019
Giro di vite sugli spacciatori, sentenza da riformulare per un 38enne domenicano che spacciava con la compagna e il figlio
Un 38enne domenicano residente in Riviera – riporta La Regione – avrebbe dovuto essere condannato stamattina con rito abbreviato dal Tribunale penale cantonale a tre anni di reclusione, di cui le metà da scontare alla Stampa e i restanti 18 mesi in regime di sospensione condizionale.
L’uomo era chiamato a rispondere di infrazione aggravata alla Legge sugli stupefacenti, riciclaggio di denaro e falsa moneta.
Ma al processo c’è stato un colpo di scena: la condanna, riferisce il quotidiano, non è stata pronunciata in quanto la Corte delle assise criminali, presieduta dal giudice Mauro Ermani, ha giudicato troppo morbida la proposta

di pena della procuratrice pubblica Marisa Alfier, titolare dell’inchiesta.
È stata quindi riformulata una proposta di condanna che prevede 36 mesi di reclusione effettiva e non solo 18. Il protagonista, che verosimilmente sarà estradato in Italia nel futuro prossimo, ha spacciato almeno tre etti di cocaina in compagnia della fidanzata, anche lei domenicana e già condannata lo scorso mese di ottobre. Ma non solo. No, perché – riporta La Regione – il 38enne e la donna hanno spacciato droga portandosi con loro il figlio di appena un anno. Il tutto per non dare nell’occhio e apparire come una semplice coppia a passeggio con il figlio.