Mondo, 11 febbraio 2019

Arabia Saudita, bimbo di 6 anni decapitato davanti alla mamma perché sciita

Decapitato a soli 6 anni davanti alla propria mamma solo per essere di confessione sciita e non sunnita.

Lo riporta il sito inglese “mirror.co.uk”, secondo cui l’orribile esecuzione è accaduta a Medina, in Arabia Saudita.

La donna ed il bambino, il cui nome è Zakaria Al-Jaber, erano giunti in città per visitare un tempio quando a un certo punto alcuni sconosciuti li hanno avvicinati ed hanno chiesto loro se fossero di fede sciita.

La madre risponde allora affermativamente ma commette un grave sbaglio, in quanto gli uomini sono dei fanatici fondamentalisti che, senza pensarci su, hanno fatto salire con la forza i due a bordo di una macchina per, poi, separare il bambino dalla donna. Ma quello era solo il preludio della scioccante vicenda. Il bimbo, infatti, è stato colpito
al collo con un bicchiere di vetro rotto per poi essere decapitato.

La madre come punizione per la sua fede "sbagliata" è stata costretta ad assistere al barbaro massacro del figlio, nonostante le sue urla strazianti e le preghiere per salvare la vita del piccolo.
"Shia Rights Watch", una Ong impegnata nella difesa dei diritti degli sciiti nel mondo, ha reso noto che fino ad ora le autorità saudite non hanno commentato o preso una posizione in merito all'accaduto.

La comunità sciita ha invece dichiarato che quest'episodio è il frutto delle continue violazioni dei loro diritti e della mancanza di protezione nei loro confronti da parte delle autorità in Arabia Saudita, paese sunnita rivale dell'altra potenza religiosa della regione, l'Iran sciita.  

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