Come sanno i miei lettori più assidui, ho spesso spiegato che a beneficiare dell'immigrazione sono tre categorie di persone: 1) i ricchi 2) gli immigrati stessi e 3) i loro parenti rimasti al loro paese.
I soldi che gli immigrati mandano al loro paese non sono guadagnati attraverso il lavoro, ma sono in gran parte finanziati dal contribuente attraverso tutta una serie di prestazioni assistenziali. Finanziamenti che il contribuente è tenuto a versare in modo che i ricchi banchieri possano offrirsi una tata a buon mercato. Sì caro contribuente, è un peccato che gli immigrati non possano mantenersi con la paga che gli offriamo, ma per fortuna ci sei tu!
E quando il ricco deve solo pagare i contributi che sarebbe tenuto a versare ecco che di colpo si pentono ops non volevamo! come è successo negli anni 90 quando due procuratori di Bill Clinton si dovettero dimettere perchè avevano assunto un autista e una tata senza nessun permesso di residenza. In men che non si dica, i due clandestini furono licenziati e poi espulsi dagli Stati Uniti.
Ecco quanto il ricco ama gli immigrati! Come aveva dichiarato il portavoce di uno dei procuratori “è un peccato che la procuratrice abbia dovuto pagare il prezzo di licenziare la sua tata, ci era veramente affezionata”, così affezionata che non si era nemmeno degnata di regolarizzare la sua posizione negli Stati Uniti! Praticamente come se fosse una di famiglia!
Qualcuno di cinico potrebbe chiedersi se i beneficiari dell'immigrazione di massa sarebbero così altruisti se fossero loro a dover competere con gli immigrati nel mercato del lavoro.
In un periodo in cui i lavoratori sono stati fregati da un continuo flusso di manodopera a basso costo, i sindacati gli hanno mentito dicendogli “state tranquilli, questo renderà il sindacato più forte!” Trent'anni dopo un operaio edile in California che prima guadagnava 45 dollari l'ora oggi ne guadagna 11.
Tutti i lettori del New York Times sono immuni dal dumping salariale dal momento che la nostra politica migratoria limita severamente l'immigrazione qualificata, assicurando così che non ci sia competizione tra i lavori meglio pagati, mentre per i lavori più umili è una giungla dove cane mangia cane.
La sinistra non ha mai dovuto veramente spiegare la sua posizione che ognuno su questo pianeta avrebbe diritto a venire negli Stati Uniti, mettere pressione sui salari, chiedere prestazioni assistenziali e obbligarci a educare i loro bambini – per il semplice motivo che anche i repubblicani amano i lavoratori a basso costo.
Dato che l'immigrazione di massa è un grande affare per i ricchi, è facile capire perchè mentono così tanto su questo argomento.
Per esempio c'è l'Istituto Cato – finanziato dai fratelli miliardari Koch – il quale continua a fabbricare “studi” in cui si sostiene che gli immigrati hanno meno probabilità di chiedere prestazioni assistenziali rispetto agli americani.
Questa affermazione è perlomeno controintuitiva.
Ci raccontano un giorno sì e l'altro pure delle terribili vite di questi poveri richiedenti l'asilo. Se gli rimandiamo indietro moriranno di fame! I loro figli hanno tutti problemi di salute, nessun accesso alla sanità, nessun cibo, nessun tetto sulle loro case. I loro vicini di casa sono tutti violenti, spacciatori,