Svizzera, 18 gennaio 2019

L'UDC chiede un codice penale più severo, chi commette crimini violenti deve finire in carcere

Delinquenti e criminali violenti non dovrebbero più essere in grado di sfuggire alla prigione. L'UDC reclama sanzioni più di quelle proposte dal Consiglio federale in una revisione del codice penale, ad eccezione delle infrazioni stradali.

Il partito ha presentato giovedì alla stampa le sue proposte sulla questione attualmente in discussione dallla commissione giuridica del Consiglio degli Stati. Il progetto, secondo i democentristi, si inserisce perfettamente nel programma parlamentare dell'Udc sotto lo slogan "Libertà e sicurezza" svelato la settimana scorsa.

Pene più severe

Per l'UDC, le molestie sull'integrità fisica o sulla vita, i reati sessuali, gli atti di violenza in gruppo o le aggressioni alle forze dell'ordine e ai dipendenti pubblici devono essere puniti duramente. Gli autori non dovrebbero più essere in grado di evitare il carcere.

Il partito sostiene inoltre che qualcuno che ha brutalmente assassinato qualcuno non dovrebbe essere rilasciato dopo meno di 15 anni. La pena massima per tali atti dovrebbe essere esteso a 60 anni, citando quale esempio l'assassino Thomas N. che aveva ucciso quattro
persone a Rupperswil (AG) il quale, secondo l'opinione del Consigliere nazionale Thomas Aeschi dovrebbe rimanere dietro le sbarre per almeno 40 anni. Le sanzioni dovrebbero anche essere inasprite per i casi di pedopornografia e pedofilia.

Il progetto del Consiglio federale

Il progetto attualemnte in discussione del Consiglio federale mira già a rendere più severe le pene per tutta una serie di crimini che riguardano l'integrità sessuale, la vita e l'integrità fisica. La pena per gli stupratori dovrebbe essere raddoppiata a due anni (sempre a dieci anni al massimo) e lo stupro di un uomo può essere condannato in quanto tale.

Le sanzioni saranno invece ammorbidite in altre aree come le condanne per diffamazione. Il governo ha lottato per finalizzare una riforma molto controversa nella consultazione iniziata nel 2010 e da allora alleggerito il catalogo dei reati toccati dal cambiamento. Ad esempio, non verrà abrogato l'articolo sull'incesto e non sarà aumentata la pena massima per omicidio colposo da tre a cinque anni di carcere. Con questa revisione il Consiglio federale vuole solo correggere gli squilibri attuali.  

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