Sport, 12 gennaio 2019
“Inutile strapparsi i capelli ora! Il gruppo c’è e vogliamo uscirne assieme”
Giovanni Morini ha analizzato il KO interno del Lugano contro i Lions: la classifica piange, gli avversari sorridono e festeggiano, ma il numero 23 resta concentrato sul presente
LUGANO – Ancora una sconfitta, ancora un KO, ancora una rimonta subita e l’ennesima serata da dimenticare, l’ennesima partita da 0 punti si è materializzata per un Lugano che non solo non sa più vincere, ma che mai come ieri sera è in grado di farsi male da solo. Forse per troppa foga, forse per troppa frenesia e per la voglia di rimettere le cose al loro posto, resta il fatto che le troppe penalità incamerate contro i Lions sono risultate decisive, come sottolineato anche da Giovanni Morini. “Tutta la squadra si è sacrificata, abbiamo bloccato tantissimi tiri. Contro lo Zurigo abbiamo mostrato orgoglio, carattere, spirito giusto e sono sicuro che saranno questi ingredienti a tirarci fuori dai guai. Abbiamo preso troppe penalità, sono state le chiave di svolta della partita”.
Era una partita quasi da playoff. Eravate nervosi e mentalmente forse avete pagato dazio…
Quando metti così tanta passione in una partita, può capitare che incappi in determinate penalità. Io preferisco vedere una squadra che lotta su ogni disco, che magari incappa in qualche
penalità di troppo o fiscali: dobbiamo ovviamente sistemare queste cose ed evitare certi errori, ma voglio vedere un gruppo che da tutto, anche al costo di sbagliare un qualcosa in più.
A proposito di gruppo… dopo le parole di Ireland a Zurigo, avete dimostrato di essere compatti. Questo aumenta la frustrazione per il momento che state vivendo?
Siamo un gruppo unito, davvero ottimo, pronto a sacrificarsi e non penso che qualcuno remi contro la squadra. Tutti sappiamo in che situazione ci troviamo e tutti vogliamo uscirne, sappiamo che essere a Lugano significa essere in una società che punta a vincere ed è quello che vogliamo fare. Il gruppo non manca, ma è evidente che è tutto l’anno che appena le cose non girano dal lato giusto, non riusciamo a reagire, a riprendere la fiducia.
A 8 punti dalla linea, ha senso guardare ancora la classifica?
Tutti sappiamo dove siamo e chi siamo. Dobbiamo vivere il presente, abbiamo ancora 18 partite per recuperare lo svantaggio: strapparsi i capelli ora non serve, bisogna solo lavorare. I conti si faranno alla fine.