Una ragazza italiana di 16 anni è stata ritrovata morta in un cantiere nel quartiere di San Lorenzo a Roma in una zona conosciuta per essere un ritrovo di senzatetto e per lo spaccio di droga. Ritenuta inizialmente una morte per overdose, nelle ultime ore sono emersi nuovi dettagli : la ragazza, identificata con il nome di Desirèe Mariottini, sarebbe stata violentata e poi uccisa da un gruppo di migranti, descritti come "africani e arabi".
L'autopsia ha infatti chiarito che la ragazza è stata vittima di un'aggressione a sfondo sessuale mentre nelle ultime ore è arrivata la testimonianza di un senegalese arrivato sulla scena pochi attimi dopo la morte della ragazza, o forse mentre era ancora morente. "Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – ha raccontato l’uomo in tv –, sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza su un materasso: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava, ma sembrava già morta, perché l’altra urlava e diceva che era morta". Secondo il presunto testimone oculare, quella notte, in quell’edificio del quartiere descritto come "teatro della movida più degradata", "c’erano africani e arabi: un po’ di gente, sette