Il 28 settembre i cittadini ticinesi saranno chiamati a esprimersi sull’iniziativa popolare della Lega che chiede la piena deducibilità fiscale dei premi di cassa malati. Una battaglia che affonda le sue radici in anni di dibattito politico e di tentativi legislativi, spesso arenatisi per colpa di bocciature in Gran Consiglio.
Già nel 2017 Marco Chiesa aveva depositato un’iniziativa federale per aumentare i tetti di deduzione. Nel 2018 fu poi lo stesso Paolo Pamini a portare avanti la proposta in Ticino con l’iniziativa parlamentare IE526. Tentativi che però non superarono l’opposizione trasversale di una parte del PLR e della sinistra.
La svolta arrivò nel 2022 con il deposito dell’iniziativa popolare IP150, che mise sotto pressione i partiti borghesi e portò all’introduzione della nuova deduzione per figli a carico, approvata dal popolo nel giugno 2023. Un passo importante, ma che non risolveva il nodo centrale: i premi di cassa malati restano una spesa obbligatoria che continua a essere tassata.
“Non è ammissibile – sottolinea Pamini – che i cittadini debbano pagare le imposte su un’imposta. Il 28 settembre abbiamo l’occasione di chiudere un percorso politico lungo e travagliato, ma guidato da un principio semplice: l’equità fiscale”.