VOTAZIONI - Il Mattino della Domenica non le manda a dire ai sindaci di Lugano, Bellinzona, Mendrisio, Locarno e Chiasso, che nei giorni scorsi hanno preso posizione contro l’iniziativa popolare leghista in votazione il 28 settembre. Secondo il settimanale, i primi cittadini – o i loro delegati – avrebbero usato toni allarmistici e “ricattato” i cittadini prospettando aumenti di moltiplicatore.
Per il Mattino, le cifre parlano chiaro: l’iniziativa costerebbe circa 40 milioni di franchi ai Comuni ticinesi, una somma sostenibile se confrontata agli sprechi milionari già messi in atto. In particolare a Lugano si passa dal denaro bruciato per la “kultura senza pubblico”, alla cittadella della musica, fino ai 60 milioni della sede extralusso dei Servizi urbani o ai superamenti di spesa del Maglio. “E poi si viene a dire che la deduzione integrale dei premi di cassa malati sarebbe insostenibile? Siamo seri!”
Il settimanale sottolinea inoltre come i sindaci abbiano quasi ignorato l’iniziativa socialista del 10%, che comporterebbe 300 milioni di franchi all’anno di costi in crescita continua. In quel caso, osserva il Mattino, il Cantone scaricherebbe subito la fattura sui Comuni.
Conclusione: i sindaci dei Comuni-polo, per il Mattino della Domenica, non difendono i cittadini ma i bilanci comunali. Una presa di posizione che il domenicale definisce senza mezzi termini un ricatto politico.