LUGANO – Ci siamo lasciati, in attesa dell’avvio del Mondiale che scatterà domani, con i Lions autori di una splendida doppietta campionato-Champions Hockey League, col Losanna nuovamente a bocca asciutta e incapace di domare i Leoni sul più bello, con l’Ambrì rimasto col cero in mano nei play-in, al cospetto di un Kloten tutt’altro che imbattile dopo aver superato il Rapperswil, e col Lugano reduce dalla sua più brutta stagione degli ultimi 15 anni.
La stagione 2025-26 è ancora lontana ma, come ormai è consuetudine, l’hockey non si gioca solo sul ghiaccio ma anche sulle scrivanie dei vari club che in questi mesi stanno lavorando per preparare al meglio la rosa da mettere a disposizione dei loro head coach a partire da settembre. Sicuramente il Mondiale metterà in luce qualche nuova stella, qualche campione rimasto nel dimenticatoio o non ancora scovato, ma ciò che è certo è che alle nostre latitudini i posti da dover riempire nella casella degli stranieri – ormai il mercato degli svizzeri è già bello che chiuso – sono parecchie, sia per l’Ambrì che per il Lugano.
In Leventina gli unici giocatori d’importazione sotto contratto sono 3: Tim Heed, Jesse Virtanen e Chris DiDomenico che, dal suo arrivo da Friborgo, ha sicuramente cambiato il volto della sua linea, in primis, e della squadra, in secondo luogo. Tenendo conto che Juvonen e Curran hanno già salutato la Gottardo Arena, la situazione che più interessa il popolo biancoblù è quella relativa a Dominik Kubalik. Cosa farà il ceco nel prossimo campionato? A bussare alla sua porta c’è sicuramente lo Zugo, pronto a coprirlo di soldi, ma l’obiettivo dell’ex Chicago è certamente quello di tornare in NHL. Kubalik aspetterà di capire se qualcosa in Nord America si muoverà nei prossimi mesi o metterà da parte le sue ambizioni per restare in Svizzera? Questa è forse la domanda che tutti i tifosi leventinesi si stanno ponendo, sapendo però che la permanenza del casco giallo sotto le volte della Gottardo Arena non passerà soltanto dal lato economico – pareggiare l’offerta dei Tori è decisamente complicato – ma anche da quello affettivo e umano. Nel contempo si era vociferato dell’approdo di quel Carr scaricato dal Lugano, ma anche questi rumors sono evaporati nel breve volgere di un ‘amen’.
Anche dalle parti della Cornèr Arena di lavoro non ne mancherà a Janick Steinmann. Il nuovo GM bianconero, fiducioso sul futuro del club, deve fare i conti con un mercato iniziato lo scorso anno da Hnat Domenichelli – a Lugano arriveranno infatti Dario Simion, Brian Zanetti e Alessio Beglieri – ma che è ben lungi dall’essere completato, visto che con le partenze sicure di Hausheer, di Marco Müller, di Huska, di Zohorna, di Pulli, di Peltonen, di Arcobello e di Carr sono solo 3 gli stranieri sotto contratto. Dalhström, nonostante una stagione davvero da brividi, Joly e Sekac dovrebbero restare alla corte di Mitell: a loro si potrebbe unire prossimamente Connor Carrick, di cui si è tanto parlato nelle scorse settimane, ma per il resto si naviga a vista. Nelle prossime settimane qualcosa sicuramente si muoverà, anche perché il mercato non attende nessuno.