LUGANO – La vittoria del Napoli contro il Torino, che ha fatto seguito alla nuova sconfitta dell’Inter – superato in casa dalla Roma domenica pomeriggio –, ha proiettato i partenopei in vetta solitaria alla Serie A, quando al termine del campionato mancano solo quattro giornate. Per il Napoli potrebbe così arrivare il secondo scudetto negli ultimi tre anni, il quarto in totale. In cabina di regia, sotto le ombre del Vesuvio, c’è quel Giovanni Manna – premiato come miglior dirigente sportivo della stagione a Coverciano – che a Lugano si era messo in mostra per le sue qualità. Qualità sottolineate ed elogiate anche da chi lo conosce molto bene, ovvero Angelo Renzetti che era il presidente del club bianconero quando Manna ricoprì prima il ruolo di team manager per poi indossare i panni del DS.
In un’intervista rilasciata a ‘Stile Tv’, Renzetti ha proprio raccontato gli inizi dell’attuale direttore sportivo del Napoli: “Manna l’ho assunto come team manager ma mi sono accorto delle sue peculiarità e l’ho spinto a intraprendere la carriera da direttore sportivo. È bravo, ha qualità anche umane ed è un iperattivo! La gestione del gruppo dei calciatori è una cosa primaria, Manna a Napoli non si fa schiacciare, non diventa la prima donna, ma mette insieme tante situazioni non facili. Ovviamente viene tanto aiutato da persone di grande personalità come De Laurentiis e Conte”, ha spiegato.
“È un iperattivo in senso buono, con i giocatori ha sempre chiacchierato, ha sempre avuto un ottimo rapporto e poi tutto quello che faceva era propedeutico alla società per cui amalgama il gruppo per la società, non per questioni personali. Non ci parlo più di tanto, ero a Napoli in occasione della sfida con l’Inter, abbiamo trascorso un paio di serate assieme, ci siamo sentiti al mio compleanno. Tra Napoli e Inter preferirei che vincesse il campionato il Napoli, credo sempre nella storia di Davide contro Golia. Il Napoli sta facendo un miracolo, ma attendiamo”, ha concluso.