Sport, 09 febbraio 2025

Un brutto capitombolo: Nainggolan al capolinea?

L’ex nazionale belga è stato accusato di traffico di droga e riciclaggio

ANVERSA (Belgio) - Se Nainggolan è un criminale, uno spacciatore e un riciclatore, lo deciderà la giustizia belga. Se andrà o meno in prigione, sarà affare di un giudice. Di certo, la storia di questo giocatore è ricca di capitomboli, inciampi e brutte situazioni: da problemi con la polizia per guida troppo veloce, a polemiche con i tifosi, ai litigi (e alle botte) con l’ex moglie, alle serate infine in discoteca sempre al limite e in preda ai fumi dell’alcol e (si racconta) spesso su di girì a causa della droga. Il suo è un autentico percorso di guerra, una vita spericolata e sempre a mille all’ora: eppure, eppure sul campo Radja ha sempre dato il massimo ed ha sempre giocato da gladiatore. 



A partire dal gennaio del 2010, quando venne ingaggiato dal Cagliari, che lo aveva prelevato dal Piacenza, nel quale era approdato quattro anni prima. In Sardegna resta quattro anni (188 presenze ed 14 reti): diventa il beniamino del pubblico per la sua grinta e la sua maniera di giocare. Al suo talento calcistico unisce però doti poco lusinghiere di schiaffeggiatore della moglie Claudia, una bella ragazza sarda (dalla quale avrà due figlie). La signora finisce all’ospedale nel 2014: 20 giorni di prognosi. Alla fine lei decide di non denunciarlo e lui si arrabbia pure sui social contro chi lo critica per le sue bravate. Si dice abbia delle amanti, di sicuro ama bere, ha il vizio del gioco e non fa nulla per nasconderlo. Tre anni dopo viene fermato in Belgio: sono le 6 del mattino, di ritorno da una discoteca è alla guida in stato di ebbrezza; la polizia gli trova un tasso alcolemico 4 volte superiore al consentito dalla legge e la patente gli viene logicamente ritirata. Apriti cielo: Nainggolan si arrabbia, ma poi deve pagare una multa di duemila euro. La sera precedente era sceso in campo con il Belgio nella sfida contro la Grecia.


E che non sia uno stinco di santo, lo si sa da tempo: ma nel 2018 si ripete: ad Anversa viene arrestato perché guidava senza la patente valida (era scaduta). Tempo prima, quando giocava nella Roma (forse i suoi anni migliori, calcisticamente parlando) pubblica su Instagram dei video compromettenti che convincono il club giallorosso a non rinnovargli il contratto. Poi passa all’Inter e vengono a galla problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo, con perdite piuttosto pesanti in alcuni casinò del Continente. In discoteca, Radja è il re indiscusso: prima di una partita fra i nerazzurri viene sgamato insieme ad un altro personaggio controverso, Fabrizio Corona, in un ritrovo di Bergamo alle luci dell’alba. Insomma: il belga originario di Patak (padre indonesiano, mamma fiamminga) sembra essere al capolinea. Questo capitombolo potrebbe costargli caro.


JACK PRAN

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