Kamala Harris ha messo ancora una volta in dubbio la salute mentale di Donald Trump martedì, dopo che il suo rivale aveva interrotto una riunione elettorale la sera prima, rimanendo a lungo sul palco ad ascoltare le sue canzoni preferite. Trump ha risposto alle critiche con un messaggio a tarda notte sul suo social network, sostenendo di aver ottenuto risultati “eccezionali” in due distinti esami cognitivi. "Sono in una salute molto migliore di Clinton, Bush, Obama, Biden e, soprattutto, Kamala", ha assicurato il candidato repubblicano. Già sabato scorso, la democratica Harris aveva cercato di fare della salute dei candidati un tema di campagna elettorale pubblicando un rapporto medico che affermava che godeva di ottima salute.
La scena a cui si riferisce Harris è avvenuta durante un “town hall” – una sessione pubblica di domande e risposte con gli elettori – organizzata da Trump a Oaks, in Pennsylvania. L'evento, in una sala apparentemente mal climatizzata, è stato interrotto quando due spettatori si sono sentiti male uno dopo l'altro, rendendo necessario l'intervento dei soccorritori.
“Qualcun altro vuole svenire? Alzi la mano, per favore", ha scherzato Donald Trump. Poi, quando la riunione elettorale era iniziata solo mezz’ora prima, il 78enne ha suggerito: “E se organizzassimo un festival musicale? (…) Basta con le domande, ascoltiamo un po’ di musica”.
Il repubblicano ha chiesto che venisse trasmessa la sua “playlist” preferita, iniziando con la canzone del tenore Luciano Pavarotti ”Ave Maria”. "Chi vuole sentire le domande?", disse. La serata ha quindi preso una svolta insolita per più di trenta minuti musicali, con l'ex presidente che si dondolava in posizione eretta, con il microfono in mano.
Il pubblico ha potuto ascoltare in particolare “Con Te Partiro” di Andrea Bocelli e Sarah Brightman, “Hallelujah” interpretato da Rufus Wainwright, “Nothing Compares 2 U” di Sinéad O'Connor, “An American Trilogy” di Elvis Presley, “ Rich Men North of Richmond” di Oliver Anthony, “November Rain” dei Guns N' Roses e, naturalmente, l'immancabile hit disco delle manifestazioni di Donald Trump: “YMCA” dei Village People.