LUGANO – La notizia che ha fatto il giro del mondo, per quanto riguarda la musica, la scorsa settimana è arrivata dalla Gran Bretagna, con la fatidica reunion degli Oasis, che dopo 15 anni torneranno a calcare i palchi per la gioia dei loro fan. Quei fan che sabato si sono attaccati ai computer per cercare di acquistare un biglietto per uno dei prossimi concerti della band britannica, ma l’attesa si è trasformata in un delirio.
Migliaia di fan si sono messi in coda – telematicamente – sui siti prepositi alla vendita dei ticket fin dalla notte per riuscire ad accaparrarsi l’oggetto del desiderio, ma tutto è diventato immediatamente un caos. Nella maggior parte dei casi le code non sono andate a buon fine o sospese, e le piattaforme ufficiali di vendita sono andate in tilt e così tutti i concerti sono andati sold out e molti biglietti sono finiti sui siti pirata tanto che gli Oasis stessi hanno fatto un post avvertendo che i biglietti comprati tramite canali non ufficiali saranno annullati.
Oltre a tutto questo, ecco gli automatismi che portano all’aumento del prezzo quando la domanda supera l’offerta… e il caos è stato servito. I fan, ancora più disorientati, hanno fatto dilagare la loro delusione e rabbia sui social dove sono apparsi anche consigli e suggerimenti sulle operazioni da fare, mentre su alcuni siti di resale i biglietti sono stati rimessi in vendita a prezzi super maggiorati, anche gonfiati di 40 volte.