MONTE CARLO (Principato di Monaco) – La squalifica di 4 giornate inflitta al centrocampista del Monaco, Mohamed Camara, è stata confermata: il maliano aveva coperto, sulla propria divisa da gioco, il logo contro l’omofobia e si era rifiutato di svolgere azioni di sensibilizzazione contro questo tipo di discriminazione.
Il tutto era accaduto durante la giornata anti-omofobia a cui avevano aderito anche le squadre della Ligue 1.
La Commissione disciplinare ha confermato la sanzione inflitta la settimana scorsa ed è arrivato anche il commento del dg del club monegasco, Thiago Scuro, che ha detto: “Rispetteremo la decisione della commissione. Fin dall’inizio la posizione del club è stata molto chiara. Sosteniamo la causa, l’azione della Lega. Siamo veramente dispiaciuti e ci scusiamo nuovamente per il comportamento di uno dei nostri giocatori. Per questo rispettiamo pienamente la decisione e le nostre sanzioni interne sono già state adottate”.
A difesa di Camara si è schierata la federcalcio del Mali, Paese di origine del calciatore, che in una nota ha sottolineato che “la Federazione sostiene Mohamed Camara nell’esercizio della sua libertà di espressione e nella scelta di non esprimersi”.