"L'obiettivo del mio mandato era vincere le elezioni federali e rafforzare le politiche e i valori dell'UDC", ha sottolineato. Il suo partito ha ottenuto 9 seggi aggiuntivi al Consiglio Nazionale alle elezioni federali dello scorso ottobre, oltre ad aver ottenuto una quota elettorale del 27,9% (+2,3%), il terzo miglior risultato della sua storia.
Chiesa, rieletto consigliere degli Stati a ottobre, continuerà il suo impegno in politica. “Ho raggiunto i miei obiettivi, l'impegno e la coesione all'interno del partito sono buoni. Adesso è necessario che mi impegni ancora più fortemente come consigliere degli Stati, per il benessere della popolazione ticinese che soffre massicciamente il caos dell’asilo e l’eccessiva immigrazione”, spiega. Quanto al Consiglio federale non ha questa ambizione. “Per me non è un obiettivo personale”, spiega.
Le sezioni cantonali dell'UDC hanno ora fino al 19 gennaio per annunciare potenziali candidati alla commissione di ricerca presieduta dall'ex consigliere nazionale ed ex presidente del gruppo Caspar Baader. I delegati del partito eleggeranno il nuovo presidente durante la riunione ordinaria del 23 marzo a Berna.
Fra i possibili successori di Chiesa, la stampa fa il nome del consigliere nazionale svittese Marcel Dettling, 42 anni, agricoltore e direttore elettorale del partito. Viene inoltre citat il consigliere nazionale zughese Thomas Aeschi, capogruppo parlamentare alle Camere. Potrebbero essere in corsa anche il consigliere nazionale e imprenditore lucernese Franz Grütter, così come il suo collega Mike Egger di San Gallo. Oppure il giovane consigliere nazionale Manuel Strupler, ex lottatore e imprenditore turgoviese. Circolano anche il nome della consigliera nazionale ginevrina Céline Amaudruz, vicepresidente dell'UDC, e quello della consigliera nazionale Magdalena Martullo-Blocher.