Purtroppo la riforma ha un budget limitato a 45 milioni di franchi. Circa l’1% della spesa cantonale. Si tratta infatti solo di compensare l’aumento del moltiplicatore cantonale dal 97% al 100%. Con 45 milioni non si poteva fare di più. Si è andati a toccare solo alcuni punti che vedono il Ticino in palese ritardo rispetto agli altri cantoni, come per esempio il prelievo del secondo pilastro. Se dovesse passare questa piccola riforma, poi ci potrà essere spazio anche per iniziative più mirate per il ceto medio come ad esempio l’iniziativa della Lega per la deduzione integrale dei premi di cassa malati.
E sempre se dovesse passare la riforma ci potrà essere spazio di manovra politico per compensare il prossimo aumento delle stime che colpirà purtroppo tutti i ticinesi proprietari di casa.
Questa riforma, anche se non perfetta, è l’unico modo praticabile per abbassare le tasse ai ticinesi. Bocciarla significherebbe indebolire, se non affossare del tutto, altri passi a favore dei contribuenti ticinesi.