“Approfittano di una situazione tragica!” Un ucraino ben consapevole del dossier di asilo in Svizzera è indignato per il comportamento di alcuni suoi connazionali, in particolare rom della Transcarpazia (sud-ovest), una regione lontana dalle zone di conflitto. “Vengono in Svizzera solo per prendere i soldi e poi tornano a casa. Quello che mi dà fastidio, aggiunge, è che la Svizzera riconosca loro lo status S al loro ritorno».
Come riporta il portale “20 minuten”, diverse fonti confermano un aumento delle richieste di Statuto S da parte di questa comunità. “Incassano i soldi e poi tornano in Ucraina o nei paesi di confine”, osserva un informatore. “Una volta esaurita la somma, tornano. A loro interessa solo il denaro. Della protezione, a loro non importa. Stiamo ancora parlando di 2500 a 3500 fr. per famiglia”. Un bella somma, se paragonata allo stipendio medio ucraino pari a 368 fr. al mese.
Interpellata, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) assicura attenta che non ci siano abusi. “L'esame di un'eventuale nuova concessione dello status di protezione S viene effettuato caso per caso. I criteri di esame applicabili ai Rom sono gli stessi di tutte le altre persone che cercano protezione”.