La mattina del 19 ottobre 2020, il gerente del ristorante Des Alpes di Interlaken, nel canton Berna, è stato trovato morto nel suo appartamento con il cranio rotto, accanto a una mazza da baseball insanguinata. L'esame forense ha rivelato che la vittima era stata colpita 19 volte alla testa e che anche altre parti del corpo avevano subito diversi colpi.
Poche settimane dopo, il 9 novembre, il presunto colpevole è stato arrestato: si tratta di sua moglie, una 36enne brasiliana ex campionessa di boxe. Da allora la donna si trova in carcere preventivo e da lunedì compare davanti al tribunale regionale di Thun per rispondere all'accusa di omicidio.
Ma l'ex atleta nega di aver commesso l'atto, nonostante le prove a suo carico. Infatti, sulle sue scarpe sono stati trovati schizzi di sangue della vittima. Inoltre, tracce di DNA dell'imputato sono state identificate sulla giacca sportiva insanguinata del defunto, trovata in un contenitore vicino alla scena del crimine.
Un altro fattore schiacciante a suo sfavore è che la donna era l'unica persona, oltre alla vittima, ad avere le chiavi dell'appartamento in cui è avvenuto l'omicidio. Il verdetto sarà emesso alla fine della settimana.
Poche settimane dopo, il 9 novembre, il presunto colpevole è stato arrestato: si tratta di sua moglie, una 36enne brasiliana ex campionessa di boxe. Da allora la donna si trova in carcere preventivo e da lunedì compare davanti al tribunale regionale di Thun per rispondere all'accusa di omicidio.
Ma l'ex atleta nega di aver commesso l'atto, nonostante le prove a suo carico. Infatti, sulle sue scarpe sono stati trovati schizzi di sangue della vittima. Inoltre, tracce di DNA dell'imputato sono state identificate sulla giacca sportiva insanguinata del defunto, trovata in un contenitore vicino alla scena del crimine.
Un altro fattore schiacciante a suo sfavore è che la donna era l'unica persona, oltre alla vittima, ad avere le chiavi dell'appartamento in cui è avvenuto l'omicidio. Il verdetto sarà emesso alla fine della settimana.