Sport, 27 settembre 2022

Arriva il primo derby: la parola a due super tifosi

Faccia a faccia fra Federico Lorenzetti (Fan Club BL 15) e Roberto Meni (HCL Malcantonese)

LUGANO - Questa sera riprende la Grande Saga dello sport ticinese. Per qualcuno un appuntamento imperdibile: una specie di Palio di Siena locale, in cui nulla (o poco) è tollerato e le sconfitte sono pesanti come macigni da sopportare. Ambrì Piotta-Lugano è il primo di una serie stagionale che rispetto al passato vivrà solo quattro confronti diretti: con l’ aumento a 14 delle squadre di National League, il numero dei derby è sceso da 6 a 4. Ma nessuno si disperi: qualora le due vessillifere nostrane dovessero superare la regular season con il biglietto dei pre-playoff o dei playoff in tasca, beh, allora in Ticino si potrebbero rivivere certe serate caldissime del passato durante le quali i tifosi entrarono in una sorta di trance emotiva.


Ma restiamo al presente, alla prima sfida di questa sera della Gottardo Arena (è già sold out), caratterizzata da una grossa novità, che non viene dalla pista bensì dall’etere: da quest’ anno tocca infatti a Teleticino trasmettere le dirette dei derby! Un grosso smacco per la RSI, che si dovrà accontentare di mostrare le highlights delle partite di campionato. E intanto i tifosi affilano le armi e si preparano, metaforicamente parlando, al primo duello di questa lunga stagione. Ci siamo rivolti a due sostenitori accessi delle nostre squadre per entrare in clima derby: al biancoblù Federico Lorenzetti del Fan Club BL 15 e al bianconero Roberto Meni (Fan Club Malcantonese). Un faccia a faccia per capire, spiegare e, pure, sognare.


Cosa rappresenta per lei il derby ?
FL:
 è la partita più importante, la partita dell’anno. Sentitissima e che nessuno vuol perdere. Purtroppo però nelle ultime stagioni ha perso qualcosa, visto e considerato che ce n’erano troppe. Tanti derby fanno male, si rischia l’indigestione.
RM: il derby è gioia e passione. È la più bella sfida della Svizzera a livello di emozioni. Tutti ce la invidiano. Se ne parla una settimana prima e se ne parla dopo per vari giorni.


Qual è stato il primo derby che ha visto?
FL:
 ho dei vaghi ricordi ma se non sbaglio fu nel 2002 alla vecchia Valascia. Mi pare vincemmo. Ma la data e il risultato non me li ricordo più.. (gli rinfreschiamo la memoria: HCAP-Lugano 4-1, ottobre 2002, ndr) 
RM: fu alla Reseghina nella stagione 94/95. Ma non mi chieda risultato e vincitore. Sono passati quasi 30 anni (ride) 


Segue i derby anche in trasferta?
FL:
 ne ho viste parecchi alla Resega. Mi ricordo il fantastico 0-6 del 2008 firmato dal grande Erik Westrum e un 9-1 per i bianconeri. Ma da qualche anno a questa parte non vado più a Lugano: quando ero ospite della trasmissione Fuorigioco di Teleticino diventai un bersaglio per i tifosi bianconeri. Non vi dico gli insulti... Così decisi di non vedere più un derby in trasferta.
RM: non mi piace troppo andare ad Ambrì, anche se negli ultimi anni qualche trasferta
con il fan club Malcantone l’ho intrapresa. Lo scorso campionato, per esempio, sono andato alla nuova Gottardo Arena ed ho portato fortuna alla squadra, che ha vinto ai rigori. Bellissimo impianto, anche se dal settore ospiti la visuale del gioco risulta difficile.


L’Ambrì ha perso 13 delle ultime 14 sfide cantonali.
FL:
 bisogna assolutamente invertire questa tendenza. Anche se tante di quelle sconfitte sono maturate dopo prestazioni assolutamente buone. Purtroppo ci mancava sempre qualcosa. Credo che da martedì però le cose cambieranno.
RM: quando giochiamo contro i biancoblù la squadra si ricompatta e lotta sino all’ultima goccia di sudore. Abbiamo vinto dei derby in momenti stagionali assolutamente difficili. Ma il Lugano non molla mai.


Chi potrebbe decidere il primo derby?
FL:
 credo Inti Pestoni. Sente molto questo genere di partite. E poi è molto maturato. Un vero leader. Da quando ha messo su famiglia Inti ha cambiato attitudine a 360 gradi. Lui è un vero talento.
RM: vedo bene Calvin Thürkauf. Un giocatore completo. Lottatore, leader, valido scorer. Nei derby è sempre stato uno dei migliori. E pensare che non aveva mai giocato, prima dello scorso anno, partite come queste.


L’avversario che le incute il maggior timore?
FL
:temo Chris McSorley. Sornione, vecchia volpe, capace di cambiare moduli e sistema di gioco durante una partita come pochi. Uomo dalla mille risorse.
RM: il portiere Juvonen è davvero bravo! Se acquisisce fiducia in avvio di partita, se non gli segni un gol subito, poi diventa un baluardo difficile da superare.


Che ne pensa dei rivali?
FL:
 come sempre il Lugano è una delle migliori compagini del lotto. Completo e con un tecnico di valore.
RM: i leventinesi hanno una rosa molto competitiva. Decisamente superiore a quella delle ultime stagioni. Bisognerà vedere se sapranno reggere alla pressione.


Un pronostico, prego...
FL:
 stavolta vinciamo noi 
RM: sarà molto dura. Il favorito è l’Ambrì; ma il Lugano quando gioca contro i biancoblù sputa sangue. Sono fiducioso.


Come vede la stagione della sua squadra?
FL:
 contento del mercato, soddisfatto delle scelte del tandem Duca-Cereda. Ora vedo una squadra che gioca un hockey propositivo e che sa cambiare in corsa il suo atteggiamento. Non voglio fare voli pindarici. Restiamo con i piedi per terra. Dico sempre: ricordiamo chi siamo e da dove arriviamo.
RM: la società si è mossa bene sul mercato. Abbiamo coperto tutti i settori, dal portiere agli attaccanti. Il tutto ora è nelle mani di Mc Sorley. La differenza la deve fare lui. Mi aspetto molto dal canadese dopo una stagione altalenante.

M.A.

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