Magazine, 26 agosto 2021
«Fu pedoponografia»: l’accusa diretta ai Nirvana
Il protagonista dello scatto, Spencer Elden, ha aggiunto che la banconota in copertina ne farebbe “un lavoratore del sesso”
È una delle immagini più iconiche di sempre, in molti indossano anche la maglietta della copertina “Nevermind” dei Nirvana. Ora, a sorpresa, il bambino immortalato nel 1991 da Kirk Weddle, quando aveva 4 mesi, non sembra essere felice di far parte della storia del rock: il 30enne Spencer Elden ha infatti fatto causa alla band per pedopornografia e sfruttamento sessuale minorile, chiedendo un risarcimento di 150'000 dollari.
Lo stesso Elden sostiene che la sua fotografia da bebé che nuota nudo sia uno scatto pedopornografico e non vuole che la sua immagine venga usata. I suoi genitori all’epoca ricevettero 200 dollari per lo scatto in piscina, mentre la banconota da un dollaro venne
![](https://www.mattinonline.ch/upload/multimedia/2024-01-24-15-25-0498921.jpg)
poi aggiunta dai grafici. Un dettaglio che lo trasformerebbe in un “lavoratore del sesso”.
“Fischer ha creato un’immagine focalizzata sui genitali di Spencer per aumentare lo shock e la natura oscena dello scatto”, le parole scritte nelle carte depositate dal legale del giovane che ha fatto causa alla band e al fotografo, al direttore artistico e ai vari manager, nonché le etichette responsabili della distribuzione.
La cosa che lascia ancora più basiti, è che per i 25 anni del disco Spencer si prestato a una rievocazione della copertina e si era fatto fotografare da John Chapple nella stessa posa con indosso un costume da bagno…