Ticino, 29 luglio 2021

Abusi all'ex Macello: la censura della RSI

Un 24enne del Luganese è stato condannato a 30 mesi di carcere e ad un trattamento stazionario per aver abusato di due bambini all’interno – ma guarda un po’! – dell’ex Macello.

Quello che per tutti gli altri media – compresi quelli di sinistra – è l'ex Macello, per il Quotidiano della RSI diventa tuttavia "un centro sociale del luganese" (sic!). Per verificarlo, basta andare sul sito e riascoltare il servizio sul tema andato in onda questa sera.
Che livello! Alla Pravda di Comano, dell'ex Macello bisogna solo parlar bene. 
Vi accadono fatti gravissimi come quello in oggetto? Si tenta di imboscare! Oltretutto, facendosi “catar via”. E questa sarebbe l'informazione di servizio pubblico, per la quale siamo costretti a pagare il canone più caro d'Europa? No, questa è la solita propaganda rossoverde!

Cosa ne pensa il nuovo direttore della RSI, quello che "non vede" la deriva a
sinistra?
Adesso naturalmente aspettiamo la vibrata condanna pubblica di kompagni e radikalchic nei confronti dei reati che si perpetravano all'ex Macello (oltretutto, a quanto pare, commessi da una persona che all'ex Macello ci viveva: illegalmente, essendo vietato dalla "famosa" convenzione)... ah no, questo non si può fare: come noto nel cosiddetto "centro autogestito" si produceva cultura di alto profilo! E chi osa sostenere il contrario è uno spregevole fascista che va "appeso a testa in giù"!
segnalazioniRSI@gmail.com

                                                                                                                                             Lorenzo Quadri

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