Svizzera, 12 novembre 2020

Aveva strangolato la moglie nel sonno, condannato a 13 anni di carcere e espulsione

Aveva strangolato la moglie nell'ottobre 2016 nella loro casa di Bronschhofen, nel canton San Gallo. Dopo aver ricorso contro la sua condanna fino al Tribunale federale, la massima istanza giuridicata ha infine confermato la sua pena a 13 anni di carcere a cui seguirà l'espulsione dal territorio svizzero.

L'uomo, un cittadino russo che all'epoca dei fatti aveva 44 anni, è stato anche condannato a pagare 850'000 rubli (circa 13'600 franchi) come indennità e 20'000 franchi come risarcimento per i danni morali alla figlia della coppia.

In una sentenza pubblicata mercoledì, il Tribunale federale ha respinto tutte le richieste del ricorrente. In particolare, il ricorrente aveva contestato il tribunale di San Gallo per aver fatto affidamento su una perizia basata in parte su una prima perizia che era stata respinta per vizi di forma: il soggetto non era stato informato del suo diritto di rifiutarsi di rispondere alle domande del perito.

Né il Tribunale penale ha accettato l'argomentazione
basata sulla mancata partecipazione dell'imputato alle udienze di più persone. Tale obiezione avrebbe dovuto essere presentata al più tardi in appello presso il Tribunale cantonale di San Gallo. A livello di Tribunale federale tale argomentazione si è dimostrata tardiva.

Come nei ricorsi precedenti, il ricorrente ha messo in discussione i fatti e la valutazione delle prove. Per i giudici federali, non vi è alcuna base per una revisione arbitraria e per le conclusioni della giustizia sangallese. L'esame forense aveva rivelato tracce del DNA dell'uomo sulla gola della moglie.

I giudici sangallesi avevano trovato poco plausibile la versione del condannato secondo cui la moglie era stata strangolata da uno sconosciuto mentre dormiva nel letto matrimoniale. Al contrario, avevano ritenuto che il marito avesse strangolato la moglie perché voleva lasciarlo con la figlia, che allora aveva 5 anni, per tornare in Inguscezia, nella Russia meridionale, al capezzale della madre morente.

Guarda anche 

Un autista Uber condannato e espulso dopo aver aggredito sessualmente tre clienti

Un autista di Uber e Bolt è stato condannato a quattro anni di carcere per aver aggredito sessualmente tre passeggere in stato di ebbrezza a bordo della sua auto n...
08.11.2025
Svizzera

Un allenatore condannato e espulso dopo aver messo incinta una giocatrice minorenne e di 30 anni più giovane

È un caso profondamente scioccante quello discusso a ottobre dal Tribunale regionale di Berna-Mittelland: un allenatore sportivo era sul banco degli imputati per a...
06.11.2025
Svizzera

10 giorni dopo aver ricevuto la patente investe mortalmente il suo migliore amico, dovrà andare in carcere

Un giovane dovrà andare in carcere dopo aver causato un incidente in cui era rimasto ucciso il suo migliore amico. La tragedia è avvenuta a Bassecourt (JU),...
02.11.2025
Svizzera

La sua domanda d'asilo è stata respinta, ma può rimanere perchè ha trovato una famiglia ospitante

Un richiedente l'asilo iraniano, la cui domanda era stata respinta nel novembre 2020, potrà rimanere in Svizzera ed essere ospitato da una famiglia d'accog...
01.11.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto