“Facciamo luce sugli abusi sessuali nell’amministrazione Cantonale”. Si chiama così il Comitato nato su iniziativa di un gruppo di cittadini dopo la decisione del Gran Consiglio di negare l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dell’ex funzionario DSS condannato per abusi.
Nel gruppo del Comitato fanno parte anche – si legge in una nota – “deputate e deputati intenzionati a non accontentarsi della risposta negativa e determinati a esplorare ulteriori vie per fare chiarezza, in un’ottica di prevenzione”.
“Come il giudice Villa ha sentito di dover chiedere scusa alle vittime a nome dello Stato, così anche noi non siamo soddisfatti del nulla di fatto cui è giunto il parlamento cantonale. Allora quelle giovani erano state lasciate sole, mentre lo Stato avrebbe dovuto aiutarle e difenderle. Ora di nuovo lo Stato si tira indietro quando avrebbe l’opportunità di fare chiarezza al proprio interno”, recita la nota.
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