Svizzera, 29 aprile 2020

L'11 maggio riaprono i ristoranti, lo sport cambia. Grandi manifestazioni vietate fino ad agosto

Nella sua seduta del 29 aprile 2020, il Consiglio federale ha deciso di allentare ulteriormente i provvedimenti per combattere il nuovo coronavirus. Da lunedì 11 maggio 2020 potranno riaprire i negozi, i ristoranti, i mercati, i musei e le biblioteche; nelle scuole del livello elementare e secondario potrà riprendere l’insegnamento presenziale e nello sport di massa e di punta saranno consentiti gli allenamenti. 

II trasporti pubblici riprenderanno a circolare secondo l’orario normale

Parallelamente a queste aperture saranno allentate anche le restrizioni d’entrata in Svizzera. Dall’11 maggio, inoltre, i Cantoni dovranno riprendere a tracciare in modo capillare le nuove infezioni. 

La diffusione del nuovo coronavirus in Svizzera sta facendo registrare un ulteriore rallentamento. I provvedimenti per combattere la COVID-19 vengono attuati dalla popolazione e stanno dando i loro frutti. Per questo motivo il Consiglio federale ha deciso un loro ulteriore allentamento, compiendo un passo in più rispetto a quanto annunciato il 16 aprile scorso. 

Dall'11 maggio prossimo potranno riaprire non soltanto i negozi, i mercati e le scuole dell'obbligo, ma anche i musei, le biblioteche e gli esercizi della ristorazione.

 La sequenza delle singole fasi di apertura si fonda su un'analisi dei rischi. Il Consiglio federale ha tenuto conto di quanto l'allentamento di un provvedimento espone al pericolo di contagio le persone particolarmente a rischio e di quanto incide sull'aumento dei contatti ravvicinati e dei flussi di persone. Ha inoltre valutato la facilità con cui è possibile adottare misure di protezione e l'impatto sull'economia nazionale.

Le regole di distanziamento sociale e d'igiene devono continuare a essere rispettate

L'andamento dell'epidemia dipenderà fortemente da come saranno rispettate anche in futuro le regole di distanziamento sociale e d'igiene. Il Consiglio federale intende monitorare con attenzione gli effetti degli allentamenti sull'evoluzione dell'epidemia. Le diverse tappe sono accompagnate da piani di protezione: tutte le imprese e le strutture devono dotarsi di un piano di protezione basato o su un piano generale del proprio settore o direttamente sulle prescrizioni definite dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e dalla Segreteria di stato per l'economia (SECO).

Il Consiglio federale deciderà sulla terza fase di allentamento, che dovrebbe scattare l'8 giugno, nella sua seduta del 27 maggio prossimo. Sono previste decisioni sul divieto di assembramenti di più di cinque persone, sull'insegnamento presenziale nei licei e nelle scuole universitarie, sulle istituzioni culturali, sugli impianti sportivi, sugli impianti di risalita e sulle funzioni religiose. 

Il Collegio governativo discuterà inoltre sull'uscita dalla situazione straordinaria secondo la legge sulle epidemie. Il 26 giugno intende prendere ulteriori decisioni per la stagione estiva basandosi sui risultati del monitoraggio.

Cauta apertura del settore gastronomico dall'11 maggio

L'11 maggio, gli esercizi della ristorazione potranno riaprire i battenti, ma nel rispetto di severe condizioni. In una prima fase sono ammessi a un tavolo al massimo quattro persone o due genitori accompagnati dai propri figli. Tutti gli ospiti devono essere seduti e tra i diversi gruppi deve essere mantenuta una distanza di due metri o apposti elementi di separazione. 

Il Consiglio federale deciderà sugli ulteriori allentamenti nella seduta del 27 maggio prossimo. Il graduale allentamento è accompagnato da piani di protezione ed è stato discusso con i rappresentanti del settore.

Decisione sulle modalità d'insegnamento lasciata ai Cantoni


Dall'11 maggio, nelle scuole del livello elementare e secondario sarà nuovamente consentito l'insegnamento presenziale. A tale scopo l'UFSP ha definito, in collaborazione con la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), le prescrizioni per i piani di protezione delle scuole. Per la loro elaborazione si è fatto ricorso al comitato consultivo scientifico (COVID-19 Science Task Force) e ad altri esperti. Entro l'11 maggio i Cantoni e i Comuni disciplineranno l'attuazione dei piani tenendo conto delle peculiarità locali. Le scuole potranno organizzare in modo flessibile l'insegnamento in classe.

Nei licei e nelle scuole professionali e universitarie, dall'11 maggio saranno nuovamente possibili le attività presenziali cui partecipano fino a cinque persone. Questo principio vale anche per l'insegnamento musicale. Gli esami possono essere svolti se sono rispettate le regole di distanziamento
sociale e d'igiene. Le attività presenziali con gruppi più numerosi saranno probabilmente consentite dall'8 giugno prossimo.

Musei, biblioteche e archivi aperti prima del previsto

Il Consiglio federale ha deciso che, oltre ai negozi e ai mercati, potranno riaprire anche i musei, le biblioteche e gli archivi. In queste strutture le regole di distanziamento sociale e d'igiene possono essere attuate facilmente e i flussi di persone canalizzati efficacemente. I giardini botanici e i parchi zoologici restano chiusi ancora fino all'8 giugno.

Allenamenti sportivi nuovamente consentiti dall'11 maggio

Il Consiglio federale allenta i provvedimenti per contenere la diffusione del nuovo coronavirus anche nel settore dello sport. Dall'11 maggio, nello sport di massa saranno nuovamente possibili gli allenamenti in piccoli gruppi fino a cinque persone, senza contatto fisico e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e d'igiene. Nello sport di punta le limitazioni sono meno severe, ad esempio gli allenamenti potranno svolgersi anche con più di cinque persone. 

Il Consiglio federale prevede inoltre di autorizzare la ripresa delle partite a porte chiuse nelle leghe con campionati prevalentemente professionistici a partire dall'8 giugno.

Graduale allentamento delle restrizioni d'entrata in Svizzera dall'11 maggio

Parallelamente alle fasi di apertura dell'economia, il Consiglio federale intende allentare gradualmente le restrizioni d'entrata in Svizzera emanate per far fronte all'emergenza coronavirus. Dall'11 maggio saranno trattate dapprima le domande depositate prima del 25 marzo da lavoratori provenienti dall'UE/AELS e da Paesi terzi. A partire da questa data sarà inoltre nuovamente possibile il ricongiungimento familiare in Svizzera per i cittadini svizzeri e dell'UE. I controlli alla frontiera saranno per contro mantenuti.

Grandi manifestazioni vietate fino alla fine di agosto

Per garantire la certezza nella pianificazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso che le grandi manifestazioni con più di 1000 persone restano vietate fino alla fine di agosto. In questi eventi il rischio di trasmissione è molto elevato e il tracciamento dell'infezione è praticamente impossibile. Inoltre è spesso difficile rispettare le misure d'igiene e le regole del distanziamento sociale. Prima delle vacanze estive, il Consiglio federale rivaluterà la situazione tenendo conto delle strategie degli altri Paesi. Il 27 maggio deciderà inoltre da quando saranno nuovamente possibili le manifestazioni con meno di 1000 persone.

Tracciamento di tutte le nuove infezioni

Per contenere l'epidemia a lungo termine, la Confederazione ha elaborato un piano di contenimento. Non appena il numero di nuove infezioni sarà diminuito a sufficienza, i Cantoni dovranno nuovamente ricostruire in modo capillare le catene di trasmissione (tracciamento dei contatti) per individuare il prima possibile le persone infette e garantire che tutte le persone con sintomi possano essere testate e non, come finora, soltanto quelle particolarmente a rischio o ricoverate in ospedale. Le persone che risultano positive al test saranno isolate e quelle che hanno avuto contatti con loro saranno informate e dovranno osservare un periodo di quarantena per interrompere le catene di infezione. I test effettuati su persone con sintomi gravi o che presentano un rischio maggiore di complicazioni saranno rimborsati come finora
dall'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Tenuto conto del rapido sviluppo della tecnologia, il DFI ha deciso di ridurre, con effetto al 30 aprile, a 95 franchi la tariffa dell'analisi a carico dell'AOMS.

App volontaria a sostegno del contenimento dell'epidemia

È previsto di mettere a disposizione della popolazione un'applicazione digitale che utilizza la tecnologia bluetooth per informare i suoi utenti se si sono trovati troppo a lungo nelle vicinanze di una persona infetta. L'app è attualmente sviluppata dai Politecnici federali di Zurigo e Losanna in collaborazione con la Confederazione e la COVID-19 Science Task Force. Le persone che ricevono una notifica dall'app possono rivolgersi all'Infoline dell'UFSP per una consulenza. L'uso dell'app è volontario, i dati personali possono essere visualizzati soltanto dall'utente e non vengono utilizzati dati personali o informazioni sulla posizione. L'app sarà inoltre utilizzata soltanto per la durata dell'emergenza coronavirus. Questi principi di base devono essere garantiti secondo l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) e la Commissione d'etica nazionale in materia di medicina umana (CNE).

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