Mondo, 09 aprile 2020

Presidenziali americane, sarà Joe Biden a sfidare Donald Trump

Dopo una campagna caratterizzata da diversi colpi di scena, Bernard Sanders ha abbandonato mercoledì la corsa per la Casa Bianca, promettendo di lavorare con Joe Biden, ora il vincitore sicuro delle primarie democratiche e quindi sicuro (a meno di clamorosi sconvolgimenti) sfidante Donald Trump.

Annunciando ai suoi sostenitori che stava gettando la spugna, il senatore indipendente ha parlato di Joe Biden come un "uomo molto rispettabile" e dichiarato che avrebbe lavorato con questo candidato più moderato per far avanzare saldamente il suo programma, notoriamente sulla sinistra dello scacchiere politico americano.

Conscio delle tensioni tra i due campi, quello dei moderati e quello dei progressisti, l'ex vicepresidente americano, 77 anni, da parte sua si è appellato ai sostenitori del 78enne Bernie Sanders. "So che devo vincere i vostri voti. E so che potrebbe volerci del tempo. Ma voglio che sappiate che vi vedo, vi ascolto, che comprendo il senso di urgenza che vi motiva", ha scritto l'uomo che dovrà affrontare Donald Trump il 3 novembre. In serata, ha inoltre elogiato la "voce appassionata per il progresso" di Sanders, che "ha ispirato e motivato milioni di sostenitori, in particolare i giovani elettori".

Alla fine di una campagna che aveva visto un numero senza precedenti di candidati Joe Biden ha promesso di scegliere una donna come vice-presidente. La favorita, al momento, è la senatrice californiana Kamala Harris. A 55 anni, Harris aveva cercato di diventare la prima donna di colore presidente degli Stati Uniti prima di rinunciare alle primarie
democratiche a dicembre dopo i primi deludenti risultati delle primarie.

Nonostante le sue forti critiche a Joe Biden durante un dibattito, ora lo supporta e lo ha accompagnato mercoledì per una raccolta fondi condotta online con donatori. "Sono molto fortunato a far parte di questo, di questa collaborazione in futuro, perché penso che andare avanti insieme possa fare una grande differenza, e la cosa più grande che possiamo fare è fare di Donald Trump un presidente a tempo determinato ", ha dichiarato Joe Biden.

La strada per Biden e i democratici è tuttavia in salita. Se l'ex-vicepresidente può contare sulla visibilità guadagnata sotto la presidenza Obama, presidente ancora molto popolare tra la base democratica, d'altra parte la sua evidente mancanza di lucidità e le ripetute gaffe gli costeranno molto punti contro un Trump a suo agio davanti alle telecamere e sui palchi dei comizi. Nelle rare occasioni in cui Biden si è mostrato al pubblico, che sia in video o dal vivo, ha faticato a mettere insieme frasi coerenti. E se queste apparizioni al momento, soprattutto in tempi da pandemia dove la gente ha altro a cui pensare, non hanno ancora danneggiato il candidato democratico con l'avvicinarsi delle elezioni a novembre i suoi problemi di comunicazione, da più parti attribuiti alla sua età avanzata, rischieranno di pesare sulle sue possibilità di essere eletto. Anche se alla fine, visti i tempi e con un'economia al collasso e milioni di americani disoccupati dall'oggi all'indomani, le sorprese potrebbero non mancare.

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