Ticino, 04 luglio 2019
"La Lega e i Giovani Leghisti sono movimenti autentici che difendono il Ticino"
Classe 1988, Jonathan Scolari è da due mesi il presidente del Movimento Giovani Leghisti, oltre a essere primo cittadino di Sonogno. Gli abbiamo chiesto che cosa significa guidare la sezione giovanile di uno dei principali partiti del Ticino e quale sia la sua opinione sulla situazione dei giovani ticinesi e sul loro interesse per la politica.
Lei è presidente del Movimento Giovani Leghisti da circa due mesi. Può spiegarci in cosa consiste il suo ruolo?
Fondamentalmente il compito di un presidente è quello di guidare una “squadra”, deve però essere anche il primo a lavorare e spingere il gruppo. Nel nostro movimento il mio compito è quello di coordinare il lavoro dei nostri gruppi a volte spronare e (spero) essere da esempio. Inoltre altro compito importante è quello di rappresentare i Giovani Leghisti in altri consessi.
In Svizzera le sezioni giovanili dei grandi partiti di solito assumono e presentano posizioni e proposte più radicali rispetto ai partiti “adulti”. In Ticino invece le cose sembrano andare diversamente. Può spiegarci cosa fa un movimento giovanile, e più nello specifico i Giovani Leghisti?
In passato anche il Movimento Giovani Leghisti si è profilato in maniera più forte su alcuni temi rispetto alla Lega dei Ticinesi (per esempio il contributo a Expo 2015). Il compito del movimento giovanile è anche quello di portare un nuovo modo di pensare e di lavorare, questa è quasi una cosa naturale. I nostri giovani si impegnano nei vari ambiti comunali o cantonali portando entusiasmo e voglia di lavorare. Un altro compito del nostro movimento è quello di avvicinare nuovi giovani e di seguirli nel loro percorso di crescita politica.
Quali sono attualmente, secondo lei, le principali preoccupazioni dei giovani ticinesi?
Il tema che preoccupa maggiormente i giovani ticinesi è sicuramente quello del lavoro. Sappiamo tutti che il lavoro nella vita di una persona gioca un ruolo fondamentale, la stabilità e la sicurezza che deriva da esso sono alla base di scelte importati nella vita. Attualmente i giovani faticano a trovare in Ticino un impiego in base alla propria formazione ciò li spinge ad andare oltre Gottardo.
E cosa propongono i Giovani Leghisti per far fronte a questi problemi?
Riteniamo che in Ticino si debba applicare un sistema che dia concretamente privilegio ai giovani residenti, in parole povere un vero prima i nostri. Dare priorità alla mano d’opera indigena e solo in caso di necessità aprire
il mercato del lavoro a mano d’opera estera. Inoltre visto che per gli “altri” i soldi ci sono sempre sarebbe bene incentivare i datori di lavoro ad assumere giovani al loro primo impiego. NO al sussidiamento per chi assume asilanti SI a incentivi per chi assume i nostri giovani.
La Lega, e di riflesso i Giovani Leghisti, riesce a attrarre le giovani generazioni? Perchè un giovane oggi dovrebbe scegliere la Lega e i Giovani Leghisti piuttosto che un altro partito?
La Lega e il Movimento Giovani Leghisti sono autentici, difendono il Ticino e i ticinesi, la nostra cultura e le nostre tradizioni. È qualcosa che viene da dentro e molti giovani sentono ancora questo forte attaccamento al nostro caro Ticino. Quindi si la Lega e i Giovani Leghisti riescono ad attrarre le giovani generazioni.
A guardare i media si ha spesso l'impressione che i giovani si impegnino a favore di tematiche più care alla sinistra, come il clima o ancora lo sciopero delle donne. È solo un problema di copertura mediatica o effettivamente risulta difficile mobilitare i giovani attorno alle vostre posizioni?
Sicuramente i media stanno dando maggior peso, spesso troppo peso, a tematiche che “vanno di moda”. Ciò però non ostacola il nostro movimento, i giovani che si avvicinano sono convinti delle nostre posizioni. A volte mi stupisco anch’io di quanti giovani e giovanissimi abbracciano le nostre idee e i nostri valori.
Qualche tempo fa era emerso il caso di una verifica scolastica che da più parti era stata ritenuta una palese indicazione di propaganda di sinistra. Secondo lei il problema dell'indottrinamento di sinistra nelle scuole ticinesi esiste? (Se sì, come farvi fronte?)
Purtroppo è difficile negare questa cosa. Anch’io durante il mio percorso scolastico ho vissuto queste situazioni. C’è sicuramente una parte di insegnanti, per fortuna non tutti, che non riesce a mantenere l’imparzialità durante la propria attività professionale. La scuola è un luogo di istruzione e crescita molto importante, il confronto tra alunni/studenti è giusto ma il ruolo dell’insegnate deve assolutamente essere imparziale, le proprie idee devono rimanere al di fuori della sede scolastica.
Durante la formazione dei docenti bisogna assolutamente sensibilizzare su questo tema e sull’importanza dell’imparzialità. Ritengo che il DECS debba inoltre ammonire gli insegnanti che prendono posizioni personali o che trasmettono ideologie durante le ore di insegnamento.
KC