Ticino, 13 marzo 2019

L'UDC lancia un'iniziativa parlamentare contro le tariffe e le pratiche "illegali" del medico e degli psicologi del traffico

Il 1° marzo scorso l’avvocato Tuto Rossi ha inoltrato via e-mail a (quasi) tutti i politici ticinesi una lettera sottoscritta da oltre 100 cittadine e cittadini contenenti forti critiche al medico del traffico e alla Sezione della Circolazione del Cantone Ticino.

Allo scritto di Rossi si aggiunge un’iniziativa parlamentare dal titolo “Medico del traffico – basta con le vessazioni contro gli automobilisti” firmata dai deputati UDC Paolo Pamini (primo firmatario), Sergio Morisoli, Tiziano Galeazzi, Cleto Ferrari e il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti.

Ecco il testo dell’atto parlamentare: “Il principale vostro compito è assicurare il benessere del popolo che vi ha scelto come suoi rappresentanti (secondo le vostre idee politiche). La riforma della legge federale sulla circolazione stradale, denominata Via Sicura, ha inasprito le sanzioni e le multe e ha introdotto la figura del medico del traffico. Nell’applicare questa riforma, il Ticino ha peggiorato la situazione, condannando in maniera del tutto fuorilegge il cittadino a subire insopportabili costi supplementari. La Sezione della Circolazione di Camorino ha concordato con la dottoressa Mariangela De Cesare (medico del traffico) una tariffa minima di CHF 1'150.00 per una visita di una mezzoretta e una perizia generalmente scritta con il taglia e incolla. Grazie alla Sezione della Circolazione, la dottoressa De Cesare approfitta di un guadagno assicurato di centinaia di migliaia di franchi all’anno, sborsati dal cittadino senza nessuna trasparenza.

A questo scandalo si è recentemente aggiunto un fatto ancora più grave: la Sezione della Circolazione ha stipulato un accordo con la Scuola Universitaria Professionale (SUPSI) di Manno per eseguire perizie psicologiche del traffico a prezzi ancora superiori. La popolazione è rimasta scioccata nell’apprendere che una scuola pubblica emetta fatture di CHF 400.00 all’ora a carico del cittadino, per un servizio che gli viene affidato dallo Stato. Infine SUPSI, Sezione della Circolazione e De Cesare obbligano il cittadino a pagare anticipatamente le loro enormi fatture. Lo possono fare perché il cittadino viene messo in una situazione di sottomissione e si sente ricattato: se non paga in anticipo, non potrà mai più guidare! Siccome la licenza di circolazione è quasi sempre una necessità, le famiglie finiscono per indebitarsi. Con le tariffe imposte dalla Sezione della circolazione, ricuperare la patente può costare da CHF 6'000.00 a CHF 10'000.00. Tutto questo prima ancora di avere pagato le multe e scontato i mesi di revoca previsti dalla legge federale. Il cittadino che lavora e paga le imposte sta male perché si sente tartassato ricattato e umiliato dallo Stato che invece dovrebbe proteggerlo. Se per cambiare la legge federale ci vogliono anni, per abolire la tariffa vessatoria della Sezione della Circolazione bastano pochi minuti. È sufficiente che voi lo vogliate.

Vi chiediamo di confermarci il vostro impegno affinché al 21 marzo al più tardi, primo giorno di primavera del 2019, in Ticino sia stato

1. Abolito l’obbligo di pagamento anticipato delle perizie dei vari medici, psicologi e altro del traffico
2. Abolito il tariffario della Sezione della circolazione e sostituito con un tariffario, per esempio di CHF 180.00 all’ora per il medico del traffico se professionista indipendente (Mariangela De Cesare o altri), e con la semplice copertura dei costi per gli esami e le perizie eseguite nelle strutture pubbliche (SUPSI, laboratori sussidiati etc)
3. Scoperchiato il conflitto d’interessi in cui si trovano i vari medici del traffico o SUPSI, che possono raddoppiare i loro guadagni semplicemente decidendo che l’automobilista deve tornare a farsi visitare da loro”.

"La Sezione della Circolazione, secondo i deputati, si è permessa di concordare un tariffario con il medico del traffico di livello 3 e 4. Oltre alla questione delle tariffe applicate dal medico del traffico di livello 3 e 4, dalle informazioni raccolte risulta che la Sezione della Circolazione in modo illegale minaccia tramite un formulario ufficiale di adottare una decisione “sfavorevole e conclusiva” (in pratica il ritiro per sempre della patente) l’automobilista che si rifiutasse di pagare in anticipo la richiesta di acconto del medico del traffico di livello 3 e 4.

 Si aggiunga inoltre il fatto che i medici del traffico di livello 1 e 2 (ossia quelli responsabili di giudicare se un 75enne può ancora guidare a titolo privato o professionale; in TI sono circa 140 medici abilitati) nel 2016 hanno dovuto partecipare a un corso di aggiornamento di due giorni. Risulta che il prezzo per le due giornate ammontasse a CHF 900, il che moltiplicato per 140 partecipanti corrisponde a una cifra d’affari pari a CHF 156'000. I relatori di tale corso sembrano essere stati unicamente la dottoressa medico del traffico ticinese di livello 3 e 4 e il suo omologo vallesano. Dalle informazioni raccolte, si è trattato di 6 ore di conferenza con la proiezione di diapositive, senza a distribuzione
di alcuna documentazione degna di questo nome.

Vi è pertanto da chiedersi, dedotti i costi della sala e del vitto, a chi siano confluiti i proventi del corso. In tutta la vicenda il Parastato non è rimasto inattivo. La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) ha lanciato un’unità di psicologia applicata diretta dal dottor Lorenzo Pezzoli, psicologo del traffico che stando alle informazioni a disposizione dell’avvocato Tuto Rossi produce perizie del valore di CHF 1'200 più IVA il cui pagamento, anche in tal caso, è illegalmente richiesto in forma anticipata pena la mancata consegna del referto e quindi la perdita definitiva della licenza di condurre.

A tal proposito, Rossi ci ha segnalato il seguente caso concreto che è esemplare di quanto succede. Un automobilista è stato mandato dal medico del traffico ticinese di livello 3 e 4; risultato essere totalmente astemio dalla speciale analisi del capello, nonché fisicamente a posto, il medico del traffico ha comunque consigliato di eseguire una perizia psicologica.   Subito la Sezione della Circolazione, l’ha spedito dal dottor Lorenzo Pezzoli, il quale subito manda una bolletta di CHF 670 da pagare anticipatamente. L’avvocato dell’automobilista scrive alla Sezione della Circolazione, opponendosi alla perizia del dottor Pezzoli. Dopo uno scambio di scritti con il Consiglio di Stato, la Sezione della Circolazione fa marcia indietro, elimina la perizia del dottor Pezzoli e ne ordina una dalla suddetta Unità di psicologia applicata della SUPSI, la quale subito presenta all’automobilista una bolletta di CHF 1'292, cioè due volte tanto quella del dottor Pezzoli anch’essa da pagare anticipatamente sotto il solito ricatto. L’automobilista si piega e paga; va alla SUPSI e si trova come persona responsabile del suo caso lo stesso dottor Pezzoli.

Alla luce delle informazioni raccolte dall’avvocato Tuto Rossi e della suddetta lettera, i sottoscritti ritengono che vi sia una massima urgenza di intervenire sulle modalità con le quali il medico del traffico valorizza le proprie prestazioni e ne richiede il pagamento, togliendo innanzitutto l’illegalità dell’esosa tariffa inventata dalla Sezione della Circolazione, e stabilendo una tariffa corretta con la base legale richiesta dallo Stato di diritto.

Per tale motivo, con la presente iniziativa parlamentare elaborata presentiamo al lodevole Gran Consiglio una proposta di decreto legislativo che regolamenti la tariffa oraria applicata dal medico del traffico e sospenda la possibilità di richiesta di pagamenti anticipati. La presente proposta non intende assolutamente relativizzare la gravità delle infrazioni stradali che possono sussistere a monte del coinvolgimento del medico del traffico di livello 3 e 4. L’iniziativa elaborata si focalizza invece sul questionabile trattamento riservato alle automobiliste e agli automobilisti intenzionati a sanare la situazione personale e legittimati a tornare in possesso del permesso di condurre un veicolo, se le condizioni sono date. L’accertamento di tali condizioni non può implicare inutili vessazioni nei loro confronti.

Naturalmente, il Consiglio di Stato potrebbe sanare immediatamente la situazione lamentata da più cittadine e cittadini prendendo i necessari provvedimenti e istruendo l’Amministrazione di conseguenza. Con riferimento a tali provvedimenti già anticipati dal Cantone, si osservi che la statalizzazione della funzione del medico del traffico, attraverso l’integrazione di servizi cantonali o paracantonali, rappresenta una soluzione solo nella misura che vengano parimenti adattate le modalità di fatturazione e le quotazioni dei servizi degli esperti”. 

Proposta di decreto legislativo concernente la fatturazione delle prestazioni del medico del traffico  

Articolo 1

Per le perizie e le prestazioni dei medici e psicologi del traffico, incluse ulteriori analisi da loro ordinate, non può essere richiesto un pagamento anticipato.  

Articolo 2 1 L’attuale tariffario della Sezione della Circolazione in materia di medico del traffico è abolito e sostituito con una tariffa pari a fr. 180.-- l’ora. 2 Se la pratica è stata particolarmente impegnativa, per esempio avendo richiesto studio e conoscenze speciali, l’onorario può essere aumentato fino a fr. 250.-- l’ora. 3 Esami e perizie eseguite nelle strutture pubbliche, segnatamente nella Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana o in laboratori sussidiati, vengono fatturati a semplice copertura degli effettivi costi generati.

Articolo 3

I professionisti attivi nell’ambito della medicina del traffico non possono partecipare a consulti o analisi di approfondimento da loro stessi ordinati.

Articolo 4

Il presente decreto legislativo è pubblicato nel Bollettino ufficiale delle leggi. Esso entra in vigore non appena trascorso il termine di referendum.  

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