*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri
Come ci si poteva ampiamente attendere, grazie al triciclo PLR-PPD-P$$ anche quest’ anno il governicchio cantonale ha versato giulivo i ristorni dei frontalieri. Il cambiamento di cavallo in casa uregiatta non ha portato alcun risultato (non che ci si attendesse alcunché, ma la speranza è l’ultima a morire: adesso è defunta). Giù le braghe ad altezza caviglia, e non per il caldo!
Nemmeno gli italici si capacitano
Il tesoretto che ogni anno varca la ramina “come se niente fudesse” ha ormai superato quota 84 milioni di franchetti. Il bello è che perfino i vicini a sud non si capacitano del fatto che, date le circostanze, i ticinesotti continuino a pagare. Ringraziare il triciclo! Nei giorni precedenti la decisione sui ristorni, sulla stampa del Belpaese era stato paventato che il Ticino, stufo di farsi prendere per i fondelli, perdesse la pazienza e si servisse delTunica arma che ha a disposizione. Ovvero il blocco dei ristorni. Invece, nulla, se non il miniblocco per i debiti di Campione (3.8 milioni): una misura talmente irrisoria da venire votata all’unanimità, e che è stata subito benedetta anche dalle autorità lombarde. Anche perché intanto l’erogazione di servizi all’enclave “per solidarietà” (gratis et amore dei) continua, sicché il debito cresce. Come mai questa “solidarietà” le nostre istituzioni la manifestano solo all’estero, mentre ai ticinesi in difficoltà si risponde che devono tirare la cinghia?
Disoccupati di Campione
Tanto per gradire, ricordiamo pure che i disoccupati di Campione residenti in Ticino (due terzi con permesso B) non solo beneficiano della rendita di disoccupazione elvetica malgrado non abbiano mai versato i contributi (ciò a seguito dell’ennesimo accordo intemazionale del piffero); ma in disoccupazione guadagnano più di quando lavoravano! Miracoli della composizione degli stipendi dei dipendenti dell’enclave e dei diversi trattamenti fiscali...
Si leccano le dita
Al di là della ramina, dunque, davanti al microblocco su Campione non fanno una piega. Sono troppo occupati a leccarsi le dita per il versamento degli oltre 80 milioni restanti. E a ridersela a bocca larga degli svizzerotti fessi che continuano a pagare. In effetti, hanno ragione a ridere. A parti invertite, l’Italia avrebbe sigillato i rubinetti da amii! Visto che la figura da bischeri rimediata pagando anche quest’anno non era ancora sufficiente, il direttore del DFE Christian Vitta (PLR) ha pensato bene di rincarare la dose correndo a spiegare pubblicamente (come se ce ne fosse bisogno) che il miniblocco di 3.8 milioni è legato soltanto alla situazione debitoria di Campione, non è in alcun modo una reazione al fatto che il Belpaese ci prende per il lato B da anni, anzi, a noi farci menare per il naso piace da matti!
Nessun problema, signor Consigliere di Stato: che la maggioranza PLRPPD- PSS, telecomandata dai rispettivi partiti nazionali,