“Sono correttezza e precisione i principali valori del tiro”

LUGANO - “Il tiro è uno sport che, al pari di tutti gli altri, fa parte della nostra società: lo dimostra il fatto che figura fra le discipline riconosciute dai programmi federali Gioventù e Sport”: sono parole di Luca Filippini, presidente della Federazione svizzera di tiro e segretario generale del Dipartimento delle istituzioni; parole espresse in un’intervista di qualche anno fa sul sito del Cantone. Tanto per dire, e per far capire agli scettici o a coloro che avversano questa disciplina, che il tiro ha dei valori assoluti.


Ecco un esempio a sostegno della sua tesi: “Nessuno si sognerebbe mai di etichettare tutti gli appassionatidelle discipline dei motori come pirati della strada”afferma convinto. Luca (56 anni) è ingegnere informatico laureato al Politecnico di Zurigo e vanta una formazione nel settore bancario. Vive a Savosa, ha due figli e in passato, prima del tiro, ha avuto una breve esperienza sportiva: “Ho militato nelle fila della SAM Massagno a livello juniores. Il basket mi è sempre piaciuto; dopo il tiro è il mio sport preferito”. 


Il segretario generale del DI (una sorta di… direttore sportivo) è originario di Airolo ed ha un grande sogno nel cassetto. “ Per risolvere tutti i problemi legati agli stand spero che un giorno si possa finalmente realizzare il Poligono regionale del Monte Ceneri e magari anche un altro nel Locarnese”. Nei giorni scorsi lo abbiamo incontrato a colazione. Durante la nostra intervista non ha nascosto le sue simpatie sportive: “Il mio idolo? Sicuramente Bernhard Russi”.