*Comunicato stampa UDC
Dall’introduzione della libera circolazione delle persone nel 2007, circa un milione di persone al netto è immigrato in Svizzera. Le conseguenze di questo insediamento di massa sono disastrose per il nostro piccolo paese: la Svizzera viene cementificata, le nostre infrastrutture sono sovraccariche, i lavoratori svizzeri vengono estromessi e la formazione dei nostri figli ne risente. Con un chiaro SÌ all’iniziativa per la limitazione il 27 settembre, potremo di nuovo gestire l’immigrazione secondo le necessità del nostro paese – prima che la Svizzera crolli sotto la pressione dell’UE.
8000, al massimo 10'000 immigranti l’anno sarebbero arrivati nel nostro paese a seguito della libera circolazione delle persone. Questo prometteva il Consiglio federale al popolo svizzero prima della votazione sui Bilaterali I, il 21 maggio 2000. Oggi, queste parole suonano come una beffa: in realtà, dall’introduzione della totale libera circolazione delle persone nel 2007, sono arrivati nel nostro paese, in media annuale, oltre 75'000 persone, e ogni anno se aggiungono decine di migliaia. In 13 anni, ciò fa circa un milione di persone – di cui due terzi proviene dallo spazio UE i cui cittadini, grazie alla libera circolazione delle persone, hanno un diritto legale di immigrare in Svizzera. Il nostro piccolo paese rischia di crollare sotto il peso di questa immigrazione di massa. «È lecito ritenere che le cittadine e i cittadini avrebbero già allora respinto la libera circolazione delle persone, se avessero conosciuto tutta la verità sull’immigrazione», dice Marcel Dettling, consigliere nazionale svittese, avviando la campagna di voto a Berna di fronte ai media. «Con l’iniziativa per la limitazione, abbiamo ora la possibilità di finalmente tornare a gestire noi l’immigrazione, secondo le necessità del nostro paese.»
In ogni settore si rileva chiaramente: quando è troppo, è troppo!
Oggi – anche in vista della crisi economica che incombe – è più urgente che mai. Se non poniamo finalmente un freno all’immigrazione, andremo diritti incontro a una Svizzera di 10 milioni d’abitanti. Eppure, già oggi – con 8,6 milioni di abitanti – i problemi sono gravissimi. Stiamo dappertutto raggiungendo i nostri limiti. Sia nelle infrastrutture come la ferrovia, le autostrade, le scuole, sia nel settore sociale. In ogni settore si rileva chiaramente: quando è troppo, è troppo! «Abbiamo perciò consapevolmente