UBS taglia 20 posti di lavoro in Svizzera. La notizia è stata confermata dal direttore Pedrotti. Una scelta che evidenza ancora di più le difficoltà del mondo lavorativo in Ticino. Il neonato Movimento Ticino & Lavoro ha così commentato:
“Fantasia e coloro che hanno il culo al caldo:
- il mercato del lavoro in Ticino va bene e il tasso di disoccupazione è ai minimi storici.
- Non c’è crisi e non avvertiamo il malcontento dei ticinesi.
Realtà:
- In Ticino i licenziamenti si susseguono, dagli impiegati di vendita a quelli bancari a coloro che costano troppo over 40 - 60!
- Il precariato è aumentato a dismisura
- Manager strapagati e collaboratori che vengano licenziati o faticano ad arrivare alla fine del mese
- Politici che buttano di qui e di la qualche proposta, non sapendo concretamente cosa fare.
- Ognuno fa ciò che vuole, perché non c’è un vero controllo a livello di ispettorato e le multe sono ridicole!
Il mercato del lavoro in Ticino e il tessuto economico - vista la quasi estinzione del ceto medio - sta andando sempre peggio!