ZURIGO – Niente da fare neanche in gara-2, ancora una volta il Lugano si è dovuto inchinare allo Zurigo, e ancora una volta i bianconeri sono stati sconfitti per una sola rete. Quella messa a segno al 77’ da Wick, che ha deciso una contesa equilibratissima che, se ce ne fosse stato bisogno, ha sottolineato come i Lions non siano inarrivabili e come i bianconeri, con un pizzico in più di cattiveria, caparbietà e fortuna, possano riaprire la contesa, nonostante lo 0-2 nella serie.
Ecco i voti di gara-2.
Sébastien Reuille. Vecchietto a chi? E pensare che il numero 32 avrebbe dovuto vivere la sua stagione nelle fila dei Rockets per fare da chioccia alle giovani promesse dell’hockey ticinese. Reuille ancora una volta è stato determinante, ha realizzato la sua quinta rete nei playoff, la terza in shorthand. Questa volta però il suo sigillo non ha condotto alla vittoria, ma vederlo gettarsi su ogni disco e rialzarsi di scatto come un 20enne… fa capire lo spirito suo e della squadra. Voto: 5.
Maxim Lapierre. Si è rivisto il vero Lapierre, gol, assist, lotta fisica, tanto trash talk e una voglia di non mollare mai. Se fosse stato un po’ più fortunato nell’overtime, e i suoi compagni di linea avessero trovato il tocco decisivo, magari i bianconeri sarebbero tornati dall’Hallenstadion con in tasca un successo pesantissimo. Poco male, lunedì si torna in pista e tutti dovranno avere il suo “sangue agli occhi”. Voto: 4 ½.
Raffaele Sannitz. Se non si fosse lasciato andare a una protesta di troppo, che gli è costata una penalità sciocca e pesantissima che ha portato al 4-3 di Shore, il ticinese sarebbe diventato l’eroe di questa partita. 13 punti in 13 partite di playoff, sono un bottino incredibile per lui che scorer in effetti non è. Se Ireland non si sogna neanche lontanamente di cambiare la sua linea, un motivo ci sarà. Voto: 4+.
Elvis Merzlikins. Due-tre interventi da fenomeno, da miglior portiere dell’intera Lega. Commentarli e descriverli risulta praticamente impossibile. Peccato per quelle due sbavature che hanno portato al 3-3 di Sutter e al 4-3 di Shore; ma Elvis c’è e il Lugano, per credere nella rimonta, ha bisogno – e tanto – anche di lui. Voto: 4.
Luca Fazzini. Mancano le sue giocate, mancano i suoi tiri, mancano i suoi gol. Col Bienne si era sbloccato in gara-3 (dopo la rete annullata nel match precedente): avverrà la stessa cosa lunedì? I tifosi bianconeri se lo augurano. Il Fazz in questo momento pare davvero spuntato, forse anche condizionato dal blocco in cui è stato inserito da Ireland. Voto: 3+.
Kevin Klein. Lo avevamo sottolineato giovedì, dobbiamo ripeterci questa sera. Il difensore dei Lions è uno dei pilastri principali della formazione di Kossmann: duro, rude e sempre presente in difesa, un “rompiscatole”, un muro difficile da spostare in attacco, dove tra l’altro riesce anche ad andare a bersaglio. Siamo sicuri che debba smettere a fine stagione? Voto: 5+.
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