Sport, 21 dicembre 2018

Renzetti: “È un Lugano da 4, Celestini più bravo di quanto pensassi e su Sadiku…”

Il presidente dei bianconeri è intervenuto analizzando il 2018 della sua squadra, soffermandosi anche sulle feste che si avvicinano: “Auguri a tutti i bianconeri, speriamo di rendervi più contenti nel 2019”

LUGANO – In attesa di iniziare il ritiro invernale, in vista della ripresa del campionato che avverrà il prossimo 2 febbraio con la sfida interna contro il Thun, il Lugano si appresta a salutare il 2018. Un anno contraddistinto dalla salvezza centrata la scorsa primavera e da una metà di campionato, conclusasi col pareggio a reti inviolate ottenuto al Letzigrund, fatta di alti e bassi, di momenti di difficoltà e altri di bel gioco e risultati, contraddistinta da un cambio di allenatore, da un ottavo posto e da 19 punti messi in cascina. Come valutare tutto questo? L’abbiamo chiesto a chi del Lugano è il tifoso numero 1, il presidente Angelo Renzetti.

“Al Lugano targato 2018 do 4: alla sufficienza ci arriviamo, ma mi aspetto qualcosa di più. Lo stesso discorso vale per la seconda metà dell’anno, ovvero per il campionato in corso: la squadra è di valore, ma abbiamo avuto diverse vicissitudini, compreso il cambio di allenatore. Dal 2019 mi aspetto di più”.

C’è un aspetto della sua squadra che le è piaciuto di più?
La solidità e l’esperienza: gente come Covilo e Maric non te li regala nessuno e sanno dare molto alla squadra sotto questi punti di vista. Anche dal punto di vista mentale ci hanno fatto crescere: non è un caso che nessuno ci abbia messo realmente sotto. Devo anche spendere qualche parola su Celestini, perché mi ha sorpreso in un certo senso: è ancora più bravo di quello che pensavo.

Nessuno vi ha messo sotto, ma i 19 punti ottenuti come vanno valutati?
Per essere onesti dobbiamo anche dire che spesso ci gira male e la fortuna di sicuro non ci assiste. Potremmo essere quarti, potremmo avere qualche punto in più, basti pensare alla sfida col GC dove siamo stati raggiunti al 90’, alla partita col Sion dove abbiamo sprecato molto o con lo Xamax: la classifica sarebbe molto diversa. A Berna abbiamo perso su una punizione negli ultimi minuti e abbiamo ricevuto anche i complimenti dell’allenatore e della dirigenza dell’YB per quanto li abbiamo messi in difficoltà.

Possiamo dire che l’unica vera partita storta è stata quella di Neuchâtel?
Lì abbiamo giocato male, soprattutto perché abbiamo tirato pochissimo in porta. Ora le cose sono cambiate, resto convinto che siamo da quarto-quinto posto e raggiungeremo quelle posizioni, anche grazie al mister che ha saputo dare stabilità alla squadra e ha saputo apportare alcune modifiche tattiche importanti.

Come quella di Covilo centrale di difesa?
Quella
è una: lui è molto bravo di testa e inoltre riesce a far ripartire e a costruire il gioco da dietro con i piedi che ha. Ma l’altra scelta azzeccata è stata quella di inserire Bottani come trequartista: in quella posizione risulta determinante.

Sembra soddisfatto, quindi, da Celestini e dalla rosa allestita in attacco. Non dobbiamo aspettarci nulla dal mercato che sta per aprirsi?
Per prima cosa cercheremo di mandare in prestito alcuni giovani che hanno bisogno di giocare, poi con altri giocatori concluderemo il nostro rapporto perché non sono utili alla causa. Per il mercato in entrata, non saprei… magari qualcosa potremo valutarlo.

Il nome glielo facciamo noi: Sadiku. A che punto siamo?
Armando è un attaccante vero, noi siamo interessati, ci faremo trovare pronti nel caso, ma ci sono diversi tasselli che dovranno combaciare. Bisognerà capire se il Levante sarà disposto a lasciarlo partire in prestito per sei mesi, bisognerà capire come si sarà ripreso dal brutto infortunio patito in estate e bisognerà valutare anche gli aspetti economici.

Già in estate però i media spagnoli, prima dell’infortunio, parlavano di un Sadiku fuori dal progetto Levante. Questo agevolerebbe il vostro lavoro…
Chiaramente sì, ma saranno cose da valutare nel corso delle prossime settimane.

È chiaro però che una punta di tale portata vi servirebbe…
In realtà stiamo segnando molto, viaggiamo su una media di 2 gol a partita. Ma è chiaro che Armando conosce il campionato, conosce la piazza: sarebbe facile per lui inserirsi. Però lui è un attaccante vero, da centravanti d’area e per fargli spazio Celestini dovrebbe togliere uno di quei tre lì davanti…

Giustissimo, ma è ugualmente vero che in panchina il mister in questo momento non ha un ricambio all’altezza di Gerndt-Bottani-Junior…
Anche quello è vero, ma giocatori di questo valore, che possano giocare sulle ripartenze, sul movimento non ce ne sono molti e quelli che ci sono costano molto. Celestini, infatti, quando deve rimpiazzare uno dei tre ora è costretto a cambiare modulo.

Presidente, siamo a pochi giorni dal Natale e dall’inizio del nuovo anno. Vuole dire qualcosa in merito?
Faccio i migliori auguri a tutti gli sportivi, ai tifosi e agli sponsor che sono vicini al Lugano. Speriamo di renderli ancora più contenti nel 2019.

Auguri anche a lei Presidente e a noi lettori....

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