Altro che “negoziazione”, è una capitolazione su tutta la linea. Ma il governicchio federale non ha il coraggio né di respingere l’immonda ciofeca, né di decidere alcunché. Ed intanto l’ex partitone, in evidente stato confusionale (troppi aperitivi pre-natalizi?), blatera di “successo”. La risposta della Lega alla consultazione è già pronta: e sarà un bel “vaffa”!
Come c’era da attendersi, lo sconcio accordo quadro istituzionale che sarebbe stato negoziato dal consigliere federale PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis e dai suoi burocrati è una vera ciofeca.
Già parlare di una “negoziazione” è una presa per i fondelli. Altro che negoziazione. Questa è la solita capitolazione su tutta la linea. Braghe calate ad altezza caviglia!
Accordo coloniale
L’accordo quadro giunto sul tavolo dei camerieri bernesi di Bruxelles è un trattato coloniale. Come abbiamo detto e scritto più volte: la pietra tombale sulla nostra sovranità. Contiene tutto quello che gli eurobalivi volevano che contenesse. E le famose linee rosse sulla protezione dei lavoratori e sulla direttiva UE sulla cittadinanza? Finite nel water in tempo di record, come c’era da attendersi. Di linea rossa non ne è stata rispettata mezza!
Lo sconcio accordo quadro contiene: - Ripresa dinamica cioè automatica del diritto UE - Giudici stranieri - Smantellamento delle misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone - Ripresa della direttiva UE sulla cittadinanza: obbligo di mantenere ad oltranza gli immigrati nel nostro stato sociale se sono cittadini comunitari ed impossibilità di espellere gli stranieri UE che delinquono.
- Eccetera eccetera.
Rottamazione della sovranità
Se lo sconcio accordo quadro istituzionale dovesse entrare in vigore, a dettar legge in Svizzera in materia di libera circolazione delle persone con tutti i suoi annessi e connessi, di trasporti aerei e terrestri, di ostacoli tecnici al mercato ed all’agricoltura, saranno i funzionarietti dell’UE. E a decidere in caso di controversie saranno giudici stranieri (la corte arbitrale farlocca non può statuire sull’applicazione