Ticino, 03 agosto 2018

Ecco lo "Swiss Stop Islam Award 2018"

Il fondatore del movimento "il Guastafeste" Giorgio Ghiringhelli lancia un riconoscimento a chi si impegna nel combattere l'islamizzazione della Svizzera.

Negli ultimi anni un crescente numero di persone in Svizzera e in Europa ha cominciato ad aprire gli occhi sul pericolo mortale che la colonizzazione islamica e la radicalizzazione dei musulmani comportano per il nostro Paese ed il nostro Continente.

Ma pochi sono coloro che osano mettere fuori la faccia per combattere apertamente contro questa strisciante islamizzazione che fa parte di un piano ben preciso degli islamofascisti per conquistare l’Europa , trasformarla in un Califfato islamico e sostituire la democrazia con la sharia . Questi pochi coraggiosi rischiano la loro vita, perché secondo il Corano chi si oppone all’Islam è come se si opponesse ad Allah e può dunque essere ucciso.  Eppure, anziché essere sostenuti in questa battaglia di vitale importanza per l’Occidente e per le future generazioni, essi sono spesso lasciati soli , boicottati dalla stampa e considerati come degli estremisti se non addirittura come dei razzisti da una parte dell’opinione pubblica che, per ignoranza o ingenuità, crede ancora nella favola di un Islam religione di pace e tolleranza integrabile in Europa. Prima o poi la Storia riconoscerà i meriti di questi patrioti lungimiranti, ma a quel momento sarà probabilmente troppo tardi per tutti. Ecco perché ho deciso di fare qualcosa per aiutare  gli eroici  oppositori dell’islamizzazione e della radicalizzazione dei musulmani , e per farli sentire meno soli in questa loro ardua battaglia. 

Gli scopi del Premio 
A tal scopo ho istituito un premio a livello nazionale denominato “SWISS STOP ISLAM AWARD” , la cui prima edizione avrà luogo entro la fine del 2018.  Lo scopo di questa iniziativa  è quello di premiare ogni anno tre persone – una per la Svizzera tedesca, una per la  Svizzera francese e una per la Svizzera italiana – distintesi per la loro coraggiosa attività di “lanciatori d’allarme” contro le mire conquistatrici dei “nuovi colonizzatori” del nostro Paese (oltre che dell’Europa).  Con questo pubblico riconoscimento si spera anche di incoraggiare altre persone a seguire l’esempio di questi critici dell’Islam e di invogliarli a migliorare le loro conoscenze della complessa materia, ad esempio sforzandosi di leggere i loro libri, i loro articoli, i loro
blog. Un altro obiettivo del premio è quello di dare l’opportunità a quella “maggioranza silenziosa” di cittadini che per vari motivi non osano o non possono esporsi apertamente, di testimoniare con un gesto concreto e in modo anonimo la loro simpatia ed il loro appoggio a queste persone, spronandole così a continuare nella loro rischiosa, impegnativa, costosa  e poco gratificante attività. 

Occorrono 7'000 franchi
L’idea è quella di sostenere finanziariamente i tre vincitori, con un montepremi complessivo di almeno 7'000 franchi all’anno  (compresi circa 1'000 franchi per spese organizzative). Per il finanziamento di questo progetto a partire dal 1. Agosto scorso  è stata lanciata a livello nazionale una raccolta di fondi (“crowdfunding”) sul sito  “Tells-Geschoss.ch” , la piattaforma della società  “Schweizerzeit”  destinata al finanziamento di progetti politici attraverso piccoli contributi di molte persone che condividono un medesimo interesse o un progetto comune. Il termine per il finanziamento di questo progetto scadrà il 31 dicembre 2018. In calce a questa presentazione potrete leggere un  elenco indicativo e ancora incompleto  dei  16 candidati  (fra cui 4 donne) in lizza per l’attribuzione dello  “Swiss Stop Islam Award 2018”   (se non avete spazio per pubblicare i nomi dei candidati potete eventualmente informare i vostri lettori che l’elenco , con una breve presentazione dei candidati,  è pubblicato sul sito www.ilguastafeste.ch) . E’ possibile segnalare al sottoscritto altri candidati entro il 31 ottobre 2018.  Per ovvi motivi non tutti i candidati potranno essere premiati, ma tutti meritano comunque un grande GRAZIE per ciò che fanno. 

Ecco i candidati per la Svizzera italiana:

- Anna Lauwaert
, scrittrice
- Stefano Piazza, esperto di sicurezza
- Lorenzo Quadri, consigliere nazionale
- Eros Mellini, direttore "Il Paese"
- Boris Bignasca, deputato in Gran Consiglio
- Iris Canonica, iniziativista e opinionista
- Alexander von Wyttenbach, presidente onorario UDC Ticino
 

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